martedì, Luglio 1, 2025
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Congresso “High Performance”, le nuove sfide della nutrizione sportiva

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MILANO (ITALPRESS) – Un appuntamento che vuole essere un’occasione non solo di aggiornamento professionale, ma anche un momento di confronto e conoscenza dei progressi compiuti nel campo della nutrizione applicata allo sport di alto livello.
E’ su questi temi che si concentra la due giorni del secondo congresso nazionale di nutrizione sportiva “High Performance”organizzato a Milano dall’Ordine dei Biologi Lombardi e dal CONI Lombardia.
Due giornate di lavoro che il presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia Rudy Alexander Rossetto ha voluto aprire definendo meglio cosa si debba intendere per nutrizionista sportivo: un professionista capace di tenere uniti tanto il piano della nutrizione quanto quello dello sport.
“Come la nutrizione muove gli ormoni, così anche lo sport muove determinati ormoni. Quindi sapere quando e come dare degli alimenti o degli integratori porta al professionista un vantaggio enorme che poi va a ricadere sull’atleta – ha spiegato -. E poi la parola nutrizionista non è normata. Per questo invito i colleghi ad usare la parola biologo nutrizionista, anche per definire chi siamo a livello sanitario e far riconoscere all’atleta e al cittadino che siamo una figura abilitata perchè c’è tantissima confusione e l’informazione deve crescere sempre di più. Come ordine dei biologi Lombardia daremo sempre più supporto anche con una scuola di formazione sulla nutrizione sportiva di altissimo livello affrontando tutti e due i temi, sport e nutrizione”.
“I colleghi oggi in questo congresso sono stati moltissimi e rimettersi in gioco, scoprire sia le novità scientifiche, ma anche gli approcci multidisciplinari fa la differenza – ha sottolineato -. La formazione deve essere a tutti i livelli, partendo dalle scuole fino alle società sportive: con il Coni in Lombardia stiamo lavorando da quasi 3 anni a un progetto e firmeremo tra poco un protocollo di intesa che prevederà proprio l’inserimento anche del biologo nutrizionista. Ma deve avere caratteristiche precise e che abbia competenze multiple. Questo sarà un vantaggio per tutto il sistema sportivo, dei biologi e chiaramente per la salute dell’atleta”.
Per il presidente del CONI Lombardia Marco Riva, “la nutrizione svolge un ruolo fondamentale, anzi è una delle cose probabilmente principali insieme all’allenamento sia fisico sia mentale. Nutrizione vuol dire anche stare bene, aumentare le proprie performance e quindi è necessario anche seguire un piano di alimentazione sia adeguato e fatto da professionisti preparati”.
Alla luce anche dei prossimi appuntamenti sportivi in Lombardia (tra i quali le Olimpiadi Milano-Cortina 2026), l’obiettivo resta “aumentare sempre di più le competenze del mondo sportivo. Per farlo servono professionisti che siano in grado di farlo, perchè più c’è competenza, più il mondo sportivo ne può avere beneficio. E quando ne ha beneficio il mondo sportivo, ne ha beneficio anche “Sappiamo bene che l’abbinamento sport e nutrizione vuol dire anche benessere, stare bene sia dal punto di vista fisico sia da quello mentale. Oltre questo poi anche la possibilità di riposare, che è un altro argomento molto importante – ha sottolineato -. Quindi allenamento, alimentazione, saper dormire bene, saper star bene per aumentare la prestazione sportiva e quindi ottenere anche grandi risultati”.
“Gli sportivi consentono di mettere in atto tutte quelle best practice che servono poi nella vita di tutti i giorni. Quindi quando noi studiamo la nutrizione per i nostri sportivi, riusciamo a capire quali caratteristiche nutritive sono l’eccellenza per certi comportamenti sotto stress o comunque comportamenti che richiedono una particolare attenzione, così poi da metterli disponibili poi per tutto il resto della popolazione”, ha dichiarato Federica Picchi, sottosegretario con delega a Sport e Giovani di Regione Lombardia, che contemporaneamente ha annunciato la pubblicazione di un “bando Giovani Smart. Cerchiamo insieme all’aggregazione sociale e al contrasto al disagio di dare un’educazione alimentare che ci permetta di ‘funzionarè al meglio”.
Guardando alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, Picchi ha voluto sottolineare come i giochi siano “un appuntamento che nasce da 4 anni di preparazione. Quindi grazie all’alimentazione sana e a una preparazione anche psico-attitudinale, riusciamo a potenziare la performance dell’atleta e a far sì che quei 4 anni di preparazioni non svaniscano. Le Olimpiadi sono un appuntamento che non può che ottimizzare tutti gli studi degli atleti a 360 gradi, tra cui anche una corretta nutrizione”.
Il direttore generale della fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale maggiore Policlinico, Matteo Stocco, ha sottolineato che “uno sportivo professionista deve attenersi a una disciplina anche dal punto di vista nutrizionale molto attenta per poter raggiungere le performance migliori. Anche gli atleti non professionisti devono stare molto attenti alla loro nutrizione e al loro modo di affrontare la vita quotidiana”.
“In un grande ospedale come il Policlinico, spesso e volentieri gli atleti arrivano quando hanno dei problemi importanti. Uno di loro mi disse: ‘Quando inizi a programmare la tua attività sportiva, anche se non sei un professionista, sei un atleta e devi prenderti carico anche di una serie di di attività quali monitorare la tua nutrizione, i tuoi parametri vitali, fare gli esami ed essere sotto controllo per evitare di finire in ospedalè – ha aggiunto -. Devo ringraziare il dottor Rossetto per questa iniziativa, i biologi sono impegnatissimi nel campo della nutrizione clinica, è uno spaccato davvero importante della nostra realtà sanitaria”.

– Foto xh7/Italpress –

(ITALPRESS).

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