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Durata: 3:56
Protagonista del libro è Francesco, un ragazzino che vive in un paese dell’entroterra, che dopo l’8 settembre del ’43 scappa con la famiglia in un campo di lavoro del Reich, dove perde i genitori sotto un bombardamento, e a guerra finita rientra a casa da solo, a piedi e viene accolto nella primavera del ’45 dagli zii, nel frattempo trasferitisi in città. Lì ritrova il suo grande amico, il cugino Giuseppe, accecato dalla calce tra le macerie di un cantiere.
Con lui vive delle semplici avventure: esplora la città, si fa degli amici, ha una storia con una ragazza.
Per Francesco, in quegli anni, in quei luoghi, dentro a quei legami familiari, è difficilissimo sentire, pensare, crescere, perché è difficilissimo distinguere tra il bene e il male. In città tutto dipende dai soldi… L’unico esempio al quale Francesco sembra potersi appoggiare è Dick Fulmine, eroe di un fumetto; le sue avventure mirabolanti sono lontane dalla quotidianità di sopravvivenza in cui il ragazzino vive.
Alberto Grillo (Genova, 1968) ha esordito nel 2021 con “Quote” (Il Canneto), segnalato l’anno precedente al Premio Calvino.