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L’indagine della magistratura sulla gestione dei servizi cimiteriali a Trapani scattata nel 2023 ha portato oggi all’esecuzione da parte della Polizia di Stato di cinque misure cautelari, per corruzione e concussione. Sono stati arrestati l’ex necroforo del cimitero trapanese e un operaio, mentre è stato intimato il divieto di esercitare l’impresa a tre ditte di onoranze funebri trapanesi.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica a Trapani, «hanno fatto luce su un sistema consolidato di gestione privata della cosa pubblica, esercitata, in alcuni casi, attraverso la costrizione dei privati cittadini, a dare e promettere e danaro in cambio di sepolture veloci, in altri, attraverso patti illeciti in cui il privato, consapevolmente, pagava per accedere ai servizi cimiteriali attraverso corsie preferenziali», affermano gli investigatori.