All’alba, presso il Centro è stato registrato il decesso di un ospite, un ragazzo originario della Guinea di 21 anni. Inutile il tempestivo intervento del personale sanitario presente e di quello del 118 intervenuto sul posto.
Alle 9.30 circa, gli ospiti del reparto maschile, hanno iniziato a dare fuoco ai materassi ed a lanciare vari oggetti contro le forze dell’ordine intervenute. Gli incendi sono stati spenti ed è stata riportata la calma, in modo da consentire l’intervento del personale sanitario. Poi, intorno alle 13, alcuni ospiti hanno tentato dapprima di forzare uno sbarramento e poi hanno iniziato a lanciare oggetti contro le forze dell’ordine. Dopo circa un’ora, alcuni ospiti, dopo avere forzato una porta di sicurezza, sono riusciti ad accedere in una zona dove erano parcheggiate le auto della Polizia di Stato ed hanno cercato di incendiarne una.
Nel contempo altri ospiti, forzando varie porte, sono riusciti ad accedere in una stanza in uso al personale dell’Arma dei Carabinieri lì in servizio, rubando alcuni effetti personali e danneggiando il locale.
Durante le concitate operazioni di ordine pubblico, si è reso necessario l’uso di alcuni lacrimogeni. Nel contempo, per impedire la fuga di alcuni ospiti si è fatto ricorso ad uno sbarramento con il personale ed i mezzi del Reparto Mobile. Solo poco prima delle ore 22, le forze dell’ordine sono riuscite ad accedere all’intera struttura, a riportare gli ospiti nei loro settori e sequestrare tutto il materiale usato per aggredire i poliziotti ed i carabinieri.
Parallelamente è stata condotta un’indagine per arrivare all’identificazione dei responsabili dei danneggiamenti e dei lanci di oggetti. Sono stati fermati ed arrestati dalla Polizia di Stato e dall’Arma dei Carabinieri 14 ospiti di nazionalità marocchina, pakistana, guineana, cubana, cilena, senegalese, tunisina, nigeriana e gambiana, 6 dei quali provenienti dal Cpr di Trapani. Tre persone sono state ferite tra le forze dell’ordine: due Carabinieri, a causa di alcuni traumi hanno avuto tra i 5 e 7 giorni di prognosi, mentre un Caporalmaggiore dell’Esercito ha riportato la rottura del tendine di un braccio ed è stato refertato con 30 giorni di prognosi.
Da una prima stima dei danni risultano abbattuti almeno 2 muri di separazione tra i settori, per i cui danneggiamenti sono state usate come arieti le cabine telefoniche. Sono state distrutte le serrature di altre porte di sicurezza, oscurate e distrutte 8 telecamere di videosorveglianza, devastata la stanza in uso ai carabinieri, distrutta e parzialmente incendiata un’auto della Polizia di Stato, oltre ad altri mobili e materassi. vbo/gtr