MILANO (ITALPRESS) – Le necessità e le sfide della transizione “verde” saranno il fattore che più modellerà il mercato del lavoro nei prossimi anni. Già adesso sta crescendo la richiesta da parte delle aziende dei cosiddetti “green collar”, i lavoratori specializzati in settori e competenze legate alla sostenibilità, tanto che Manpower ha aperto in Italia oltre 2.000 ricerche per profili “verdi” appartenenti a diverse aree di competenza e con vari livelli di esperienza.
Secondo quanto evidenziato nello studio The Greening World of Work di ManpowerGroup, l’aumento della richiesta di queste figure è guidato da un maggiore impegno delle imprese sui temi ESG, spinto da una crescente domanda di governi, investitori, dipendenti e consumatori che chiedono azioni più coraggiose e trasparenza per affrontare il cambiamento climatico. In particolare, tra i principali settori che andranno incontro a profondi cambiamenti in seguito alla transizione verde ci sono quelli automotive ed energetico.
Nello specifico, il comparto italiano della smart mobility ha raggiunto un valore di 2,5 miliardi di euro nel 2022, +16% sull’anno precedente. Come conseguenza, è cresciuta anche in Italia la domanda di talenti “verdi” specializzati sulle nuove tecnologie dei trasporti sostenibili: l’E-Mobility Engineer Specialist, Environmental & Sustainability Engineer, il progettista di trasporti pubblici sostenibili, esperto di logistica e mobilità sostenibile, l’esperto di car sharing e ride-sharing, ma anche profili più tecnici e operativi come il meccanico, il manutentore o elettrauto specializzati in ambito green. Come osserva Jefferson Wells, brand di ManpowerGroup per la ricerca e selezione di senior ed executive manager, accanto a queste figure specializzate, esiste anche una necessità trasversale di profili strategici e manageriali, ad esempio Chief sustainability officer, Project manager ESG, Change Manager per la transizione ai nuovi sistemi, richiesti anche dalle organizzazioni del settore automotive.
Anche nel settore energia cresce la richiesta di “green collar”, grazie alla spinta degli investimenti del PNRR che alla transizione verso fonti di energia rinnovabile dedica fino a 60 miliardi di euro. In Italia sono ricercati per esempio profili tecnici come ingegnere per l’energia eolica, tecnici del fotovoltaico, palificatori e operatori delle reti elettriche, senza dimenticare profili più strategici come analista dell’energia rinnovabile. E’ significativo come degli oltre 2.000 talenti usciti nel corso del 2023 dalle Manpower Academy, quasi la metà sia stata formata su professioni relative al mondo dell’energia.
“La transizione ecologica spinge le organizzazioni ad assumere. Secondo la ricerca MEOS, le prospettive di assunzione per il quarto trimestre del 2023 sono di +31% per il settore energetico e di +25% per l’automotive. Tuttavia gli stessi settori segnalano una carenza di talenti rispettivamente del 79% e dell’81%”, ha dichiarato Anna Gionfriddo, amministratrice delegata di ManpowerGroup Italia. “Per permettere alle aziende di proseguire nella transizione a un modello di sviluppo sostenibile, diventa fondamentale riuscire a formare nuovi ‘profili verdì e diffondere le competenze ecologiche richieste dal mondo del lavoro. Come ManpowerGroup, attraverso le Experis e Manpower Academy, siamo in prima fila per sostenere le imprese in questa sfida. Ricordo per esempio il master per formare Mobility Engineer ed Electric Powertrain Engineer tenuto da Experis Academy in collaborazione con MOTUS-E”.
-foto ufficio stampa Manpower –
(ITALPRESS)
ManpowerGroup, automotive ed energetico traino della rivoluzione verde
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